Se vuoi aumentare il traffico verso il tuo sito web attraverso i contenuti, basarti su una manciata di parole chiave potrebbe non essere la migliore delle idee (lo è mai stata?). Creare più pagine incentrate su keyword simili fra loro, infatti, rischia di confondere gli algoritmi dei motori di ricerca, il che è l’ultima cosa che dovresti desiderare. Ma allora, che si fa? Semplice, si struttura un topic cluster.
Cos’è un topic cluster?
Al giorno d’oggi, gli algoritmi dei principali motori di ricerca utilizzano tecniche di LSI (Latent Semantic Indexing) e sono in grado di giudicare un sito basandosi sul paradigma EAT (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness – esperienza, autorità e affidabilità).
Ma cosa vogliono dire tutti questi paroloni? In parole povere, ciò vuol dire che puoi permetterti di spaziare maggiormente con le parole chiave, coprendo più aspetti dello stesso argomento senza che Google ti penalizzi (anzi…).
Ecco, un topic cluster fa proprio questo. Come suggerisce il nome, si definisce topic cluster un gruppo di articoli o pagine che ruotano attorno ad un argomento che fa da “nucleo” (in gergo: “pillar page”). Un po’ come un piccolo sistema solare. A collegare gli elementi all’interno del cluster c’è una struttura fatta di hyperlink che fanno in modo da far puntare tutto verso il nucleo.
Questo nucleo, la pillar page, è il fulcro del cluster e serve a dare al tuo sito un’autorità riguardo l’argomento per il quale hai scelto di posizionarti. Per intenderci, potrebbe trattarsi di una risorsa informativa, oppure di una pagina di servizi.
“Ok, ma a cosa serve?”
Innanzitutto, strutturare un sito o un blog utilizzando i topic cluster aiuta a migliorarlo su tutti e tre gli aspetti del paradigma E-A-T. Questo farà sì che il sito guadagni fiducia da parte dei motori di ricerca, con un conseguente aumento del traffico organico.
Inoltre, come ogni pianificazione del piano editoriale, può migliorare notevolmente il tuo flusso di lavoro, aiutarti a focalizzare le tue energie e, soprattutto, farti risparmiare tanto, tanto tempo – quello che normalmente viene utilizzato per capire come collegare ogni nuovo contenuto a quelli vecchi, o per cercare nuove fonti.
Per restare nello spirito di risparmiare tempo, ora che abbiamo capito cos’è un topic cluster, vediamo subito come realizzarne uno da zero.
Come strutturare un topic cluster
Volendo ridurre tutto all’essenziale, per sviluppare una topic cluster strategy di successo bisogna seguire alcuni step fondamentali:
- Individuare gli argomenti e i temi sui quali si vuole puntare;
- Definire i sotto-argomenti adatti;
- Collegare le pagine già esistenti al topic cluster;
- Elaborare una struttura di link che colleghi tutto (evitando il “come viene, viene”)
- Trasferire tutto in un piano editoriale da seguire minuziosamente
- Misurare e migliorare i contenuti
Ora, vediamo subito come cominciare.
Individua gli argomenti su cui puntare
Hai già in mente degli argomenti chiave per il tuo sito, ma non sai quali sono i più rilevanti per la tua attività? Per capire meglio quale sarà il fulcro del tuo topic cluster, ecco alcune domande che dovresti farti:
- Cosa stai vendendo? Sicuramente vorrai essere conosciuto/a per il tuo prodotto o servizio di punta. Quindi è sicuramente un buon punto di partenza.
- In quale modo viene utilizzato dai clienti? Per esempio, se vendi prodotti surgelati, potresti parlare di come cucinarli.
- Quale necessità va a colmare? Per quale motivo le persone dovrebbero comprare il tuo prodotto? Quali problemi/desideri risolve? Farti questa domanda aiuta sia a capire da quali argomenti iniziare, sia come porsi di fronte al proprio target.
- Quali keyword a pagamento usare? Se decidi di integrare SEO e SEA utilizzando anche strumenti come Google Ads, devi scegliere su quali keyword investire dal punto di vista economico. Non giudicarle solo dal prezzo. Cerca di capire quali sono quelle che possono garantirti un maggior ritorno sull’investimento, in base a quanto sono cercate, quanto rischi di confonderti fra i competitor se le utilizzi, e a quali opportunità ti danno dal punto di vista dei contenuti.
Delinea i sotto-argomenti
Ora che hai scelto alcuni argomenti base, è ora di delineare tutti i loro sotto-argomenti e di trasferirli all’interno di una strategia. I sotto-argomenti sono solitamente domande specifiche e ben articolate (in gergo: long-tail queries) che serviranno a creare i contenuti “di contorno”.
Ovviamente, ognuno di questi sottoargomenti dovrà essere unico dal punto di vista semantico, così da non confondere i motori di ricerca. Per fare un esempio, immaginiamo di nuovo di aver scelto come fulcro del nostro topic cluster i prodotti surgelati. In questo caso, potremmo facilmente preventivare 5 o 6 articoli “facili” come “Dove mangiare la miglior pizza a [CITTA’ VARIABILE]”. Ma questo, appunto, potrebbe risultare troppo ridondante. Sarebbe meglio dedicare degli articoli ad ognuno degli ingredienti del nostro prodotto.
Ci sono molti trucchi per trovare i sottoargomenti adatti a far parte del tuo topic cluster. Eccone alcuni:
- Parla con gli addetti al supporto al cliente e fate una lista delle domande più frequenti riguardo ad ognuno degli argomenti che hai scelto
- Usa le buyer-persona. Le persona sono un ottimo strumento per immedesimarti nel tuo target e capire i suoi interessi
- Fai una ricerca sui forum e sui siti di recensioni. I forum come Quora o Reddit sono oro colato quando bisogna trovare dei sottoargomenti. Controllare le recensioni di un prodotto su Amazon o su altri siti, invece, può aiutare sia a trovare i punti dolenti su cui lavorare, sia i problemi dei clienti che il tuo prodotto risolverebbe.
- Chiedi ai clienti: Utilizza i social o le chat con i tuoi clienti per capire cosa sono le cose che gli interessano di più riguardo al tuo argomento chiave, o quelle che non sono ancora del tutto chiare.
Collega le pagine già esistenti ai tuoi topic cluster
Se i contenuti che hai già pubblicato sul web hanno attinenza con i tuoi topic cluster (in teoria, dovrebbero), ora devi “mapparli” e collegarli al resto della struttura. Ci sono degli strumenti online che permettono di compiere questo step automaticamente. I loro prezzi, tuttavia, possono risultare parecchio impegnativi. Quindi, se non hai molta esperienza con la SEO, ti consigliamo il buon vecchio metodo manuale.
Pensa alla linking structure
Adesso, è ora di affrontare un punto cruciale della tua topic cluster strategy. Devi fare in modo che i contenuti più importanti del tuo sito (quelli più “E-A-T-osi”) puntino alla tua pillar page. Se hai fatto bene il tuo lavoro, questi argomenti dovrebbero essere facilmente collegabili, e quindi non dovresti avere difficoltà a trovare un posto dove infilare i link senza forzature.
Definisci il tuo piano editoriale – e poi esegui!
E’ ora di trasferire tutto quello di cui abbiamo finora, all’interno di un piano editoriale che decida l’ordine, la data e l’ora in cui verranno pubblicati tutti i contenuti che hai scelto. Dai la priorità agli argomenti che hanno maggior possibilità di essere cercati o che sono più rilevanti per il tuo business, e poi prosegui con quelli che fanno più da contorno.
Ora, non ti resta che agire!
Quando crei i tuoi contenuti, ricorda sempre una cosa: pubblicare contenuti fiacchi e senza valore non porterà a niente. Quindi, piuttosto che pensare alla quantità o a risparmiare tempo, concentrati sulla qualità, e realizza contenuti ricchi e profondi. Cerca di diventare la miglior risposta che un utente potrebbe trovare per la domanda a cui stai rispondendo.
- Leggi anche: Come Scrivere un articolo SEO-friendly su WordPress:
Misura
Sei nella fase finale della tua topic cluster strategy. Hai capito quali erano gli argomenti più importanti su cui puntare e hai creato una rete di sottoargomenti unici, e poi l’hai pubblicata online un contenuto alla volta, pensando sempre alla qualità.
Ora, per guadagnare maggior fiducia da parte dei motori di ricerca, non ti resta che una cosa da fare: monitorare. Segui le statistiche relative alle performance dei tuoi contenuti, continua a migliorare la tua backlink strategy, e aggiorna regolarmente i tuoi contenuti con le ultime novità.
Lavorare sui tuoi vecchi contenuti, infatti, fa vedere ai motori di ricerca che ti interessi a quello che stai scrivendo e che ci tieni a fornire informazioni sempre aggiornate.
Buona fortuna
Ora sai tutto quello che ti serve per strutturare un topic cluster efficace e migliorare il rendimento del tuo sito web. Speriamo che questa guida ti sia stata utile. Se hai ancora qualche domanda o non ti è ben chiaro qualcosa, faccelo sapere nei commenti e ti risponderemo il prima possibile. Alla prossima settimana!
Immagine in copertina di StartupStockPhotos
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