Lo scorso martedì il Decreto Ristori-bis è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Questo nuovo provvedimento introduce altre misure di sostegno per le attività e i settori produttivi danneggiati dalle recenti chiusure. Riassumendo, il decreto prevede:
- per le zone rosse, indennizzi a fondo perduto con bonifici diretti sul conto corrente, fino al 200% di quanto già erogato nel mese di aprile con il Decreto Rilancio;
- per le zone arancioni e rosse una maggiorazione del 50% per gelaterie, bar, pasticcerie ed alberghi che si aggiunge a quanto già disposto dal primo decreto ristori arrivando al 200%;
- per alcuni settori, nuovi ristori dal 50% al 200% a livello nazionale per via delle nuove restrizioni imposte dal Dpcm 3 Novembre;
- proroga del termine di versamento del secondo acconto per ulteriori soggetti, non ricompresi nel primo decreto ristori, che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale;
- sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro privati con sede operativa nei territori interessati dalle nuove misure restrittive;
- anche per i settori colpiti nelle zone rosse, cancellazione della rata IMU di dicembre per i proprietari e i gestori;
- anche per i settori colpiti nelle zone rosse, credito d’imposta cedibile al 60% per gli affitti commerciali dei tre mesi di ottobre, novembre e dicembre;
- congedo straordinario per i genitori in caso di chiusura delle scuole secondarie di primo grado;
- bonus baby-sitting per le regioni in zona rossa.
Per alcune categorie, gli indennizzi prevedono l’erogazione di un ulteriore 50% del ristoro preso a luglio per determinate attività, se la loro regione passa ad una fascia di rischio maggiore (es: da gialla ad arancione). Queste attività sono: gelaterie e pasticcerie (Codice Ateco 561030), gelaterie e pasticcerie ambulanti (Codice Ateco 563000) Alberghi (Codice Ateco 551000) e bar e altri esercizi simili senza cucina (Codice Ateco 561041).
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A beneficiare di questa maggiorazione saranno le imprese e le attività saranno tutte le attività già in zona rossa, nonché quelle che sono passate dalla fascia gialla a quella arancione. Solo per le attività chiuse in Piemonte, si calcola che verranno erogati altri 31 milioni di euro. Chi aveva già fatto domanda per il primo contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio dovrebbe ricevere la cifra automaticamente tramite bonifico. Chi invece non è riuscito a fare domanda allora, potrà comunque richiedere questo bonus, ma i tempi per ottenerlo saranno più lunghi. Si spera comunque di arrivare al versamento sul conto corrente entro la fine dell’anno.
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