Google Ads: quando investire e quando aspettare

Google Ads: come capire se è il momento di investire nel SEM

Al giorno d’oggi, il search engine marketing (SEM) è ancora il modo più veloce per intercettare moltissimi potenziali clienti e utenti in target nel momento in cui cercano un prodotto online o una soluzione ad un problema. Tutti, infatti, ci rivolgiamo per prima cosa ai motori di ricerca quando abbiamo una curiosità. Di conseguenza, la pubblicità nella SERP o nelle altre sezioni di Google è sicuramente il modo perfetto per catturare la cosiddetta “domanda consapevole”. Inoltre, le varie tipologie di campagne di Google Ads ci permettono di sfruttare altri canali per occuparci anche di generare awareness, consideration e di fare remarketing. Google Ads è quindi un importante strumento di generazione del traffico, che può supportare strategie di marketing a 360° per portare più conversioni al nostro business.

Ma quando ha senso investire in Google Ads? Può capitare che un business o un prodotto non sia ancora pronto per questo strumento. Quali sono i vantaggi e le difficolta? Vediamolo ora.

Vantaggi di usare Google Ads

Quali sono i vantaggi principali di investire in Google Ads. Volendo essere sbrigativi, possiamo ridurli a 6

  1. High Intent. L’utente a cui vuoi rivolgerti vuole trovare una risposta ed è pronto all’azione, ad iscriversi alla tua newsletter, acquistare il tuo prodotto, prenotare una consulenza, e via dicendo. Ci sono molti tipi di campagne che possono permetterti di intercettarlo in questa fase.
  2. Reach alto e veloce: puoi raggiungere migliaia di utenti in target in pochi minuti. Questo può aiutarti in più modi. Ovviamente, mostrare a così tanta gente i tuoi prodotti proprio mentre cercano qualcosa di simile online ha i suoi benefici. Ma oltre a questo, puoi anche aumentare proporzionalmente il traffico sul tuo sito web grazie alle ricerche su determinate parole chiave. Se i contenuti che gli utenti troveranno in questo modo si riveleranno abbastanza di qualità da farli restare per un po’ sul tuo sito prima di uscire dalla landing page che hai creato, anche il tuo ranking organico migliorerà, permettendoti di ottenere conversioni anche in modi estranei al SEM.
  3. Test. Google Ads offre delle statistiche quantificabili che consentono di capire quali campagne sono efficaci e quali no, qual è il copy migliore, e una serie di altre cose che ti aiuteranno ad aggiustare continuamente il tiro.
  4. Veloce. Le campagne possono essere create molto rapidamente e, a patto di avere un budget e dei risultati accettabili, possono generare i primi veri profitti molto velocemente.
  5. Targeting. Puoi scegliere di filtrare il pubblico delle tue ads in base al luogo, giorno, orario, device, ecc.
  6. Profittevole. Le Google Ads hanno spesso un ottimo ritorno sull’investimento, tanto che si dice che in caso contrario c’è sicuramente un problema di offerta, value o strategia.

Cosa vuol dire quest’ultima frase? Beh, ci sono una serie di situazioni in cui il tuo business e i servizi che offre potrebbero non essere pronti per le Google Ads. Oppure, potrebbero esserci altre cose da fare prima di poter iniziare ad utilizzarle con successo. Parliamone più nel dettaglio.

Quando non ha senso investire in Google Ads?

Problemi strategici o strutturali

A volte non è possibile generare livelli soddisfacenti di traffico o engagement con Google Ads. Questo può succedere, per esempio, se il prodotto è nuovo, troppo innovativo oppure poco conosciuto. Il motivo è che, per trarre un profitto dalle search campaign (il tipo di campagna SEM più utilizzato) devono esserci delle keyword rilevanti per il nostro servizio, con un volume accettabile. Spesso si fa l’esempio di Uber. Agli esordi della compagnia, nessuno avrebbe pensato di utilizzare quel tipo di servizio. Di conseguenza, le parole chiave relative non avevano dei buoni volumi e sarebbe stato inutile investire sul SEM. Se la tua azienda rientra in questo esempio, dovresti considerare altre strategie, come le Facebook Ads o il social media marketing in generale, per lavorare su awareness e consideration.

Potrebbe anche capitare che tu abbia un problema di offerta o di posizionamento nel mercato. Assicurati di aver trovato il tuo market fit (“essere in un buon mercato con un prodotto che può soddisfarlo” cit. Mark Andreesen), e potrai creare delle campagne profittevoli.

Mercato troppo competitivo o costoso

Ma attenzione, potrebbe anche capitare che il mercato in cui operi sia troppo competitivo per poter investire senza preoccupazioni sulle Google Ads. Immagina di avere un piccolo blog di viaggi. In un’eventuale campagna su Google Ads, dovresti affrontare OTAs e altri competitor internazionali che, oltre ad aver conquistato organicamente quasi tutto lo spazio nelle SERP per le ricerche sui loro settori, riversano sulle inserzioni un budget al di fuori della portata di molti di noi. In questo scontro impari, considerando come funziona il meccanismo dell’Ad rank, rischieresti di spendere molto, per ottenere molto poco.

Infine, anche se non dovessi rientrare in nessuna di queste categorie, potresti ritrovarti in un mercato in cui le keyword migliori hanno un CPC altissimo. Anche se avessi il budget per farlo, vorresti davvero investire 50$ a clic (succede in alcuni mercati) senza prima vagliare soluzioni più redditizie ed economiche?

Tieni in conto tutte queste variabili prima di decidere se investire sulle Google Ads. Come sempre, non esiste un canale giusto a prescindere, e molto dipende da come possiamo usare i vari strumenti del web in sinergia. Cerca di elaborare una strategia a tutto tondo e lavora sulla qualità del tuo sito web. Quando poi arriverà il momento giusto, potrai usare le Google Ads per massimizzare le tue performance. Nel frattempo, continua a leggere il nostro blog per ulteriori consigli.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Tumblr