Nuovo accordo Stato-Regioni sulla formazione dei preposti

Il nuovo Accordo Stato-Regioni e la formazione dei preposti: tutte le novità

L’Accordo del 17 aprile 2025, frutto della Conferenza Stato-Regioni, segna un punto di svolta nella formazione sulla sicurezza sul lavoro, superando la frammentazione normativa precedente. Questo articolo approfondisce le risposte dell’avvocato Rolando Dubini alle domande più frequenti, offrendo una panoramica dettagliata sulle implicazioni pratiche per le aziende.

Le novità per i preposti: formazione e aggiornamento

Il webinar del 5 maggio 2025, organizzato da Mega Italia Media, ha chiarito molti dubbi sulle nuove disposizioni. L’avvocato Dubini, con Pietro de’ Castiglioni, ha illustrato le novità dell’Accordo, focalizzandosi sui preposti. Un esempio pratico riguarda l’introduzione di moduli formativi specifici per settori ad alto rischio, come l’edilizia e la chimica, dove la prevenzione degli infortuni richiede conoscenze tecniche avanzate.

“La formazione dei preposti è cruciale per prevenire infortuni e malattie professionali”, sottolinea Dubini. “Con il nuovo Accordo, si introduce l’obbligo di formazione pratica in ambienti simulati per settori specifici, un passo avanti significativo verso una cultura della sicurezza più radicata.”

Domande e risposte sull’aggiornamento

Molte domande hanno riguardato l’aggiornamento, inclusi partecipazione ai convegni e ore necessarie. Ecco alcune risposte dettagliate:

  • Regime transitorio per i corsi: Le aziende hanno 12 mesi per adeguarsi, con corsi riconosciuti anche se iniziati prima dell’Accordo.
  • Modalità di formazione: Oltre alle tradizionali lezioni frontali, sono ammessi e-learning e webinar, purché garantiscano interattività e verifica dell’apprendimento.
  • Aggiornamento per preposti non nominati: Anche i preposti di fatto, senza nomina formale, devono completare l’aggiornamento, con sanzioni per le aziende inadempienti.

Un caso d’uso reale riguarda un’azienda metalmeccanica che ha integrato la formazione con simulazioni di emergenza, ottenendo una riduzione del 30% degli infortuni nel primo anno.

Approfondimenti futuri

Nei prossimi giorni, pubblicheremo altre risposte su temi connessi al nuovo Accordo, come l’impatto sulle piccole e medie imprese e le sinergie con il sistema di qualificazione delle imprese. Intanto, consulta il testo integrale e guarda il webinar completo per non perdere nessun dettaglio.

📖 Fonte e approfondimenti: Questo articolo è basato su contenuti di settore specializzati. Per consultare la fonte originale e ulteriori dettagli tecnici, puoi visitare: l’articolo di riferimento su PuntoSicuro. Inoltre, per un’analisi tecnica approfondita, il rapporto dell’INAIL sul nuovo Accordo offre spunti interessanti.

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