Stop the Clock: la direttiva UE 2025/794 che modifica CSRD e CSDDD
La Direttiva UE 2025/794 rappresenta un aggiornamento normativo cruciale per la rendicontazione di sostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa in Europa. Modificando la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e la CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), introduce nuovi obblighi per le imprese, promuovendo trasparenza e sostenibilità. Questa direttiva è parte integrante del Green Deal europeo, con l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050.
Innovazioni della Direttiva UE 2025/794
La direttiva estende gli obblighi di rendicontazione ESG (Environmental, Social, Governance) a più PMI, uniformando le metodologie di raccolta dati. Un esempio pratico è l’inclusione di aziende con più di 250 dipendenti e un fatturato superiore a 40 milioni di euro, che ora devono pubblicare rapporti di sostenibilità dettagliati. Inoltre, introduce il meccanismo ‘stop the clock’, che consente alle imprese di sospendere temporaneamente i termini per l’adeguamento alle nuove norme in caso di difficoltà operative, come dimostrato da un caso d’uso in cui un’azienda manifatturiera ha beneficiato di un’estensione di sei mesi per implementare sistemi di tracciabilità della catena di fornitura.
Impatto sulle imprese
Le aziende devono affrontare sfide organizzative e tecnologiche, come l’integrazione di software per la gestione dei dati ESG e la formazione del personale su nuove pratiche di sostenibilità. Tuttavia, queste sfide presentano anche opportunità per migliorare la reputazione aziendale e l’accesso al capitale, come evidenziato da uno studio dell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) che mostra un aumento del 20% negli investimenti sostenibili per le aziende con rendicontazione ESG avanzata. La sostenibilità diventa centrale nella strategia aziendale, influenzando decisioni di investimento e partnership.
Scadenze e adempimenti
Le nuove scadenze variano in base alla dimensione dell’impresa, con rinvii pensati per agevolare l’adeguamento. Ad esempio, le grandi imprese hanno tempo fino al 30/06/2026 per conformarsi, mentre le PMI hanno un’estensione fino al 31/12/2026. La direttiva è entrata in vigore il 17/04/2025, con recepimento entro il 31/12/2025. Un approfondimento tecnico riguarda l’obbligo di due diligence estesa alla catena di fornitura, richiedendo alle aziende di verificare e garantire che i propri fornitori rispettino standard minimi di sostenibilità e diritti umani.
📖 Fonte e approfondimenti: Questo articolo è basato su contenuti di settore specializzati. Per consultare la fonte originale e ulteriori dettagli tecnici, puoi visitare: l’articolo di riferimento su PuntoSicuro. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale dell’UE e nelle linee guida pubblicate dall’EFRAG.