Gli human factors e la cultura della sicurezza: la chiave per un sistema HSE efficace
Il fattore umano rappresenta il fulcro per un sistema HSE (Health, Safety, Environment) non solo efficace ma anche sostenibile. L’obiettivo principale non è correggere gli errori umani, ma progettare sistemi che funzionino al meglio, integrando le necessità e i limiti delle persone. A cura di Veronica Bonanomi.
La cultura della sicurezza e i fattori umani
Come già discusso in precedenti articoli, la cultura della sicurezza non può prescindere dalla considerazione dei fattori umani. La cultura, secondo Edgar Schein, si manifesta nei comportamenti quotidiani, negli assunti di base e nelle scelte implicite. L’approccio HF (Human Factors) funge da ponte tra la dimensione individuale e quella sistemica. Ad esempio, in un’azienda manifatturiera, l’implementazione di segnali visivi e auditivi può ridurre significativamente gli incidenti, dimostrando come l’adattamento dell’ambiente di lavoro alle capacità umane migliori la sicurezza.
Il rischio umano: una variabile culturale
Il rischio umano non è meramente tecnico ma profondamente culturale. Si riflette nel processo decisionale, nell’interpretazione degli errori e nella promozione di comportamenti desiderati. La comunicazione, il linguaggio e i feedback giocano un ruolo cruciale. Un sistema maturo comprende che la sicurezza non si impone ma si costruisce attraverso la coerenza tra cultura dichiarata e pratiche reali. Un caso studio nell’industria petrolifera ha mostrato come un programma di feedback positivo abbia aumentato l’adesione alle procedure di sicurezza del 40%, evidenziando l’importanza di riconoscere e premiare i comportamenti sicuri.
Il fattore umano nel sistema HSE
Il fattore umano è la componente più variabile e imprevedibile di qualsiasi sistema organizzativo. Tuttavia, rappresenta anche la leva più potente per il cambiamento, purché si investa con strategia e visione. È il “rischio” che non possiamo eliminare ma che dobbiamo imparare a gestire, formare e includere nei nostri sistemi di sicurezza e sostenibilità. Un esempio pratico è l’uso di simulazioni di realtà virtuale per la formazione sulla sicurezza, che ha dimostrato di migliorare la risposta degli operatori in situazioni di emergenza, riducendo i tempi di reazione del 25%.
Riferimenti teorici e applicazioni pratiche
L’approccio ai fattori umani affonda le sue radici nella psicologia cognitiva e nella teoria dei sistemi. James Reason, con il suo Swiss Cheese Model, ha dimostrato come gli errori individuali siano spesso il risultato di falle sistemiche più ampie. La disciplina degli HF integra prospettive ingegneristiche, psicologiche e organizzative per analizzare l’interazione tra persone, tecnologie e ambienti. Un’applicazione concreta si trova nel settore aerospaziale, dove l’analisi degli HF ha portato alla riprogettazione delle cabine di pilotaggio, riducendo gli errori umani e aumentando la sicurezza dei voli.
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