Sicurezza sul lavoro: Corte dei Conti evidenzia criticità nella condivisione dei dati
La Corte dei Conti ha approvato un’analisi dettagliata sull’attività di vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (Inl) per il triennio 2022-2024, mettendo in luce diverse criticità, tra cui l’assenza di un sistema unico per la condivisione dei dati tra gli enti preposti alla vigilanza. Questo gap tecnologico e organizzativo limita la capacità di intervento tempestivo in situazioni di rischio, come dimostrato dal caso di un’azienda manifatturiera in Lombardia dove, a causa della mancata condivisione di informazioni tra Inl e ASL, si è verificato un grave infortunio evitabile.
Le raccomandazioni della Corte dei Conti
Tra le principali raccomandazioni, la Corte sottolinea l’importanza di snellire il meccanismo di trasferimento delle risorse finanziarie e di ampliare le assunzioni, includendo non solo personale tecnico ma anche amministrativo, per migliorare l’efficienza dell’Ispettorato. Un esempio concreto è la necessità di assumere esperti in data analysis per gestire e interpretare i dati raccolti durante le ispezioni, migliorando così la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Il ruolo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
L’Inl, istituito con il decreto legislativo n. 149/2015, svolge un ruolo cruciale nella vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, inclusa la sicurezza sui luoghi di lavoro. Nonostante i progressi, persistono sfide significative, come la carenza di personale specializzato in settori ad alto rischio, quali l’edilizia e la chimica. Un rapporto dell’INAIL del 2023 evidenzia come in questi settori gli infortuni siano più frequenti, sottolineando l’urgenza di interventi mirati.
“L’assenza di un sistema unico di condivisione dei dati rappresenta una criticità gestionale che deve essere affrontata con urgenza.”
Prospettive future
La Corte dei Conti raccomanda l’adozione di riforme per rafforzare il ruolo ispettivo dell’Inl, evidenziando la necessità di un più equo rapporto tra retribuzione e complessità delle funzioni svolte dagli ispettori. Tra le priorità, il completamento dei sistemi operativi Sinp e MiniSinp, che permetterebbero una migliore tracciabilità delle ispezioni e degli esiti, e l’entrata in funzione del Portale nazionale del sommerso, strumento chiave per combattere il lavoro irregolare. Un caso studio del Politecnico di Milano dimostra come l’integrazione di questi sistemi potrebbe ridurre del 30% il tempo necessario per identificare le aziende a rischio.
- Completamento dei sistemi operativi Sinp e MiniSinp con integrazione di AI per l’analisi predittiva dei rischi
- Entrata in funzione del Portale nazionale del sommerso, con un budget dedicato di 5 milioni di euro per il 2024
- Adozione di misure per snellire il trasferimento delle risorse finanziarie, incluso un fondo di rotazione per emergenze
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