Il ruolo del docente formatore di SSL nel nuovo Accordo 17 aprile 2025
Il nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025 ha specificamente disciplinato la figura del docente nei corsi di formazione e aggiornamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, continuando il percorso di regolamentazione iniziato con il D.I. 6 marzo 2013. Questo accordo rappresenta un passo avanti significativo nella standardizzazione della formazione SSL, introducendo criteri più rigorosi per la selezione e la valutazione dei docenti, al fine di garantire una formazione di qualità superiore.
Il docente, secondo l’Accordo, è un professionista con competenze specifiche in un’area disciplinare, responsabile della progettazione e erogazione delle unità didattiche assegnate. Deve conoscere le metodologie didattiche più idonee per l’apprendimento degli adulti e presidiare le dinamiche di gruppo. Ad esempio, in un corso per operatori di macchine movimento terra, il docente deve non solo conoscere a fondo la normativa e le tecniche operative, ma anche saper utilizzare strumenti didattici interattivi come simulazioni e casi studio per facilitare l’apprendimento.
Compiti del docente e del responsabile dei progetti formativi
Il docente è responsabile della progettazione delle unità didattiche, che includono la selezione dei contenuti, la scelta delle metodologie didattiche e la valutazione dell’apprendimento. Un esempio pratico è la progettazione di un modulo su ‘Rischi chimici in laboratorio’, dove il docente deve integrare normativa, esempi pratici di gestione dei rischi e strumenti di valutazione. Il responsabile dei progetti formativi, invece, cura la progettazione di massima e di dettaglio, coordinando i docenti e assicurando che il corso risponda agli obiettivi formativi definiti. L’Accordo chiarisce che i due ruoli sono distinti ma complementari, come nel caso di un corso per addetti antincendio, dove il docente si concentra sulle tecniche di spegnimento e il responsabile sul coordinamento con le normative vigenti.
Requisiti del docente
I docenti devono possedere i requisiti previsti dal Decreto Interministeriale 6 marzo 2013, come un titolo di studio coerente con l’area disciplinare e almeno tre anni di esperienza professionale o formativa nel settore. Per corsi specialistici, come quelli per lavoratori in spazi confinati, sono richieste ulteriori competenze specifiche, ad esempio la conoscenza delle tecniche di salvataggio in ambienti a rischio. Un caso d’uso reale è rappresentato dai corsi per operatori di piattaforme aeree, dove il docente deve dimostrare esperienza diretta nell’uso di tali attrezzature.
Innovazioni introdotte dall’Accordo
Tra le novità, la possibilità di erogare formazione direttamente nell’ambiente di lavoro, con break formativi brevi e mirati, condotti da docenti qualificati affiancati dal preposto. Questo approccio, definito ‘formazione on the job’, è particolarmente efficace per tematiche come la segnaletica di sicurezza o l’uso dei DPI, dove l’apprendimento contestualizzato aumenta la retention delle informazioni. Un esempio innovativo è l’utilizzo di realtà virtuale per simulare scenari di rischio in ambito industriale, una metodologia che richiede docenti con competenze sia tecniche che digitali.
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