Emergenza caldo e lavoro: le ordinanze regionali in Puglia, Sicilia e Calabria
Le ordinanze regionali per la tutela dei lavoratori in condizioni di esposizione prolungata al sole sono fondamentali, soprattutto in alcune regioni del Sud Italia come Puglia, Sicilia e Calabria, dove le temperature estive possono raggiungere e superare i 40°C. Queste misure sono state adottate per prevenire colpi di calore, disidratazione e altre patologie legate all’eccessiva esposizione al sole.
L’anticiclone africano e i rischi per i lavoratori
L’anticiclone africano, un’area di alta pressione subtropicale, è spesso citato tra le cause dei picchi di calore. Questo fenomeno può aumentare le temperature, con picchi massimi diversi tra il Sud e il Nord Italia, arrivando a superare i 35°C al Nord e i 40°C al Sud. I lavoratori agricoli, edili e quelli impegnati in attività all’aperto sono particolarmente a rischio. Secondo l’INAIL, nel 2020 si sono verificati oltre 1.000 casi di malattie professionali legate al caldo.
Ordinanze regionali per la sicurezza sul lavoro
Le ordinanze regionali “di carattere contingibile e urgente” sono state pubblicate per tutelare i lavoratori esposti alle alte temperature e alla prolungata esposizione al sole. Queste includono l’obbligo di fornire acqua potabile, aree ombreggiate per le pause e dispositivi di protezione individuale come cappelli e creme solari. Inoltre, è prevista la formazione specifica sui rischi legati al caldo e sulle misure di prevenzione.
Focus sulle regioni del Sud Italia
In Puglia, Sicilia e Calabria, le ordinanze dispongono misure specifiche per prevenire i rischi legati al caldo, tra cui il divieto di lavoro nelle ore più calde della giornata. Ad esempio, in Puglia, durante i giorni di allerta rossa, è vietato qualsiasi tipo di lavoro all’aperto tra le 12:30 e le 16:00. In Sicilia, oltre al divieto nelle ore centrali, è obbligatorio un piano di rotazione del personale per ridurre l’esposizione al sole. In Calabria, le eccezioni al divieto riguardano solo le attività essenziali e con l’adozione di misure di protezione aggiuntive.
“Le elevate temperature rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo alle radiazioni solari.”
- Regione Puglia: Divieto lavorativo tra le 12:30 e le 16:00 nei giorni di rischio “ALTO”, con sanzioni fino a 1.000 euro per le aziende inadempienti.
- Regione Sicilia: Divieto di lavoro dalle 12:30 alle 16:00 in condizioni di esposizione prolungata al sole, con l’obbligo di monitoraggio delle condizioni meteorologiche.
- Regione Calabria: Divieto di lavoro dalle 12:30 alle 16:00, con alcune eccezioni per le attività di emergenza e con l’obbligo di indossare abbigliamento protettivo.
Altre regioni del Sud Italia, come Campania e Basilicata, hanno emesso ordinanze simili, adattando le misure alle specifiche condizioni climatiche locali. Ad esempio, in Campania è prevista la sospensione dei lavori edili nelle ore più calde durante i mesi di luglio e agosto.
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