MASE: Interpello su uso di biomasse End of Waste e digestato
Un’Associazione ha interpellato il MASE riguardo all’impiego di biomasse solide e liquide qualificate come End of Waste per la produzione di biogas, chiedendo chiarimenti sulla qualificazione del digestato come sottoprodotto secondo la normativa vigente. La richiesta è stata motivata dalla necessità di uniformare le pratiche operative nel settore, evitando interpretazioni divergenti che potrebbero ostacolare lo sviluppo di progetti di economia circolare.
Normativa e economia circolare
Nell’ambito della normativa ambientale italiana, l’utilizzo di biomasse da rifiuti recuperati e qualificate come “End of Waste” è centrale per l’economia circolare e i processi produttivi sostenibili. Un esempio pratico è rappresentato dagli scarti agricoli e agroindustriali, che, una volta trattati, possono essere trasformati in energia rinnovabile attraverso la digestione anaerobica. Questo processo non solo riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche, ma contribuisce anche alla produzione di energia pulita, riducendo l’impatto ambientale.
Interpello al MASE
L’Associazione Amici della Terra ha presentato un interpello al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, chiedendo chiarimenti sulla compatibilità tra l’uso di biomasse End of Waste e la classificazione del digestato come sottoprodotto. L’interpello sottolinea l’importanza di definire criteri chiari per evitare che il digestato, risultante dal processo di digestione anaerobica, sia classificato come rifiuto, il che comporterebbe oneri amministrativi e costi aggiuntivi per le aziende.
Risposta del MASE
Il MASE ha risposto confermando un approccio restrittivo, basato sul decreto ministeriale 5046 del 2016, che limita la qualificazione del digestato come sottoprodotto solo a specifiche matrici. La risposta del Ministero evidenzia la necessità di garantire che il digestato soddisfi tutti i requisiti previsti dalla normativa per essere considerato un sottoprodotto, tra cui l’assenza di contaminanti e la certezza del suo riutilizzo in un processo produttivo. Questo approccio mira a prevenire il rischio di abusi e a garantire che solo i materiali che effettivamente non costituiscono un rifiuto siano esclusi dalla relativa disciplina.
📖 Fonte e approfondimenti: Questo articolo è basato su contenuti di settore specializzati. Per consultare la fonte originale e ulteriori dettagli tecnici, puoi visitare: l’articolo di riferimento su PuntoSicuro. Per ulteriori informazioni sulle normative ambientali e le best practices nel settore delle biomasse, si consiglia di consultare anche il sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.