L’importanza delle misure garantistiche nella raccolta di materiale biologico per criminologia
Un comitato tecnico ISO ha sviluppato una norma, attualmente in fase di revisione, che definisce le migliori pratiche per il prelievo di materiale biologico destinato all’uso criminologico. Questa norma è cruciale per garantire l’integrità dei campioni e la validità dei risultati forensi. Ad esempio, in un caso di omicidio, la contaminazione accidentale di un campione potrebbe portare a un errore giudiziario, sottolineando l’importanza di standard rigorosi.
La nascita della norma ISO / CD 18385
Nel 2016, il comitato tecnico ISO TC 272 ha introdotto la norma ISO / CD 18385, focalizzata sulla minimizzazione del rischio di contaminazione del DNA umano nei prodotti utilizzati per la raccolta, conservazione e analisi di materiale biologico per scopi criminologici. Questo include l’uso di tamponi sterili e contenitori a tenuta stagna per prevenire la degradazione del DNA.
L’importanza della revisione periodica
Le norme ISO sono soggette a revisioni periodiche per assicurare che riflettano le ultime conoscenze e tecnologie. La revisione in corso della norma ISO / CD 18385 sottolinea l’impegno verso standard sempre più elevati nella criminologia. Un esempio è l’adozione di nuove tecnologie di sequenziamento del DNA che richiedono protocolli aggiornati per la raccolta e conservazione dei campioni.
Contenuti e applicazioni della norma
La norma specifica i requisiti per reagenti e strumenti utilizzati nella raccolta di campioni biologici, inclusi tamponi, contenitori e imballi, nonché prodotti per l’analisi del DNA. Esclude, invece, le prove microbiologiche. Per esempio, i tamponi devono essere privi di DNA umano e di inibitori della PCR per garantire l’affidabilità dei test.
- Tamponi e contenitori: devono essere sterili e privi di contaminanti
- Prodotti per l’analisi del DNA: devono essere certificati per l’uso forense
- Imballi e protezioni: devono garantire l’integrità del campione durante il trasporto
“La norma ISO / CD 18385 rappresenta un pilastro fondamentale per la qualità e l’affidabilità delle indagini criminologiche”, afferma un esperto del settore. Un caso d’uso reale è l’identificazione di un sospetto attraverso il DNA raccolto sulla scena del crimine, dove l’aderenza alla norma ha permesso di evitare contaminazioni incrociate.
Inoltre, la norma deve essere considerata insieme alla ISO 21043-2:2020, che riguarda l’individuazione, registrazione, raccolta e trasporto di campioni biologici, e alla ISO 21043-1:2018, che fornisce un glossario di termini. Questa sinergia assicura una gestione completa del campione dalla scena del crimine al laboratorio.
Si prevede che entro la fine dell’anno sarà disponibile una versione aggiornata della norma, offrendo nuovi standard di qualità per i criminologi, come l’inclusione di linee guida per l’uso di tecnologie di editing genetico nella analisi forense.
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