Quali sono i rischi per le persone che lavorano da sole? Una guida completa
Nel mondo del lavoro moderno, l’evoluzione tecnologica e l’automazione hanno portato a un aumento significativo delle situazioni in cui le persone sono tenute a lavorare da sole. Questo scenario, specialmente nel settore della produzione, espone i lavoratori a rischi specifici che è fondamentale conoscere e prevenire. Con l’avanzare delle tecnologie, anche settori come il telelavoro e il lavoro in remoto stanno vedendo un incremento di lavoratori solitari, ampliando la gamma di rischi da considerare.
Lavorare da soli: definizione e rischi
Per “persona tenuta a lavorare da sola” si intende un individuo che opera in condizioni tali per cui non è possibile ricevere aiuto immediato in caso di infortunio o situazione critica. Questa condizione aumenta non solo la probabilità di commettere errori, ma anche il rischio di non ricevere soccorso tempestivo. Esempi includono lavoratori notturni in magazzini, operatori di macchinari pesanti in aree isolate, e tecnici di manutenzione che operano in spazi confinati. La solitudine può anche portare a un aumento dello stress, con conseguenze sulla salute mentale e fisica del lavoratore.
La guida Suva: un riferimento per la sicurezza
La guida “I rischi del lavoro in solitudine”, aggiornata nel maggio 2025 da Suva, offre una panoramica dettagliata sui requisiti obbligatori per i datori di lavoro e gli addetti alla sicurezza, con un focus particolare sulle situazioni di rischio e le possibili emergenze. La guida include anche un capitolo dedicato alle tecnologie emergenti che possono aiutare a mitigare i rischi, come dispositivi indossabili per il monitoraggio della salute e sistemi di allarme automatici. Suva sottolinea l’importanza di una valutazione del rischio personalizzata per ogni scenario lavorativo.
Esempi di attività e pericoli specifici
- Attività affidate a una sola persona, come la manutenzione di impianti elettrici in condizioni di alta tensione
- Carico eccessivo e stress psichico, particolarmente rilevante per i lavoratori in turni notturni o in condizioni di isolamento prolungato
- Mancanza di aiuto in caso di infortunio, un rischio critico per chi lavora in ambienti remoti o difficilmente accessibili
- Esposizione a sostanze pericolose senza la possibilità di un intervento immediato
La guida sottolinea come la mancanza di contatto con altri lavoratori possa aumentare il rischio di infortunio e causare stress psichico, influenzando negativamente la capacità di prendere decisioni in situazioni critiche. Un caso studio riportato nella guida mostra come un operatore di una stazione di pompaggio remota abbia evitato un grave incidente grazie a un sistema di allarme collegato direttamente alla centrale operativa.
“Quasi tutti i lavori comportano dei pericoli, ma per chi lavora da solo, la possibilità di un aiuto immediato non è più garantita.”
Per garantire la sicurezza, è essenziale organizzare sistemi di allarme e utilizzare apparecchi adeguati, assicurando che ogni richiesta di aiuto possa essere gestita in modo tempestivo. La guida Suva raccomanda l’uso di dispositivi di comunicazione satellitare per i lavoratori in aree senza copertura cellulare e l’implementazione di check-in regolari via app o dispositivi dedicati.
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