Human Factors e cultura della sicurezza sul lavoro

Gli human factors e la cultura della sicurezza: la chiave per un sistema HSE efficace

Il fattore umano rappresenta il fulcro per un sistema HSE (Health, Safety, Environment) che sia sia efficace che sostenibile. L’obiettivo non è correggere l’errore umano, ma progettare sistemi che funzionino al meglio, tenendo conto delle limitazioni e delle capacità umane. A cura di Veronica Bonanomi.

Come già discusso, la cultura della sicurezza non può prescindere dalla considerazione dei fattori umani. Edgar Schein ci insegna che la cultura si manifesta nei comportamenti quotidiani, negli assunti di base e nelle scelte implicite. L’approccio HF (Human Factors) funge da ponte tra la dimensione individuale e quella sistemica, permettendo di comprendere come le persone interagiscono con i sistemi complessi.

Il rischio umano: una variabile culturale

Il rischio umano non è solo tecnico, ma profondamente culturale. Si riflette nel processo decisionale, nell’interpretazione degli errori e nella promozione di comportamenti desiderati. La comunicazione, il linguaggio e i feedback giocano un ruolo cruciale. Un sistema maturo riconosce che la sicurezza si costruisce attraverso la coerenza tra cultura dichiarata e pratiche reali. Ad esempio, in un’azienda chimica, l’adozione di un linguaggio comune per segnalare i rischi può ridurre significativamente gli incidenti.

Perché il fattore umano è cruciale per la sostenibilità

Il fattore umano è la componente più variabile e imprevedibile di qualsiasi sistema organizzativo. Tuttavia, rappresenta anche la leva più potente per il cambiamento, se affrontato con strategia e visione. È il ‘rischio’ che non possiamo controllare ma dobbiamo imparare a gestire, formare e includere nei nostri sistemi di sicurezza. Un esempio pratico è l’industria aeronautica, dove la formazione continua sui fattori umani ha portato a una significativa riduzione degli incidenti legati all’errore umano.

Riferimenti teorici e applicazioni pratiche

L’approccio ai fattori umani affonda le sue radici nella psicologia cognitiva e nella teoria dei sistemi. James Reason, con il suo Swiss Cheese Model, ha dimostrato come gli errori individuali siano spesso il risultato di falle sistemiche più ampie. La disciplina degli HF integra prospettive ingegneristiche, psicologiche e organizzative per analizzare l’interazione tra persone, tecnologie e ambienti. Un caso d’uso reale è rappresentato dal settore sanitario, dove l’applicazione dei principi degli HF nell’uso delle apparecchiature mediche ha migliorato la sicurezza dei pazienti.

  • Applicazioni in aeronautica e trasporti: analisi degli errori di pilotaggio e progettazione di cabine di pilotaggio ergonomiche.
  • Sanità e medicina d’emergenza: ottimizzazione dei processi per ridurre gli errori medici.
  • Energia e impianti complessi: progettazione di interfacce uomo-macchina per ridurre il rischio di incidenti.

Investire nel fattore umano significa ridisegnare il rischio, non eliminarlo, ma renderlo generativo. Un sistema sostenibile riconosce la centralità della persona come soggetto attivo, come dimostrato dalle best practice nel settore dell’energia, dove la partecipazione attiva dei lavoratori nella segnalazione dei rischi ha migliorato la sicurezza complessiva.

📖 Fonte e approfondimenti: Questo articolo è basato su contenuti di settore specializzati. Per consultare la fonte originale e ulteriori dettagli tecnici, puoi visitare: l’articolo di riferimento su PuntoSicuro

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