Responsabilità del DVR: quando è il direttore di struttura a rispondere, non il CdA
Una recente sentenza della Cassazione Penale ha chiarito che in alcune strutture con autonomia contabile, amministrativa e gestionale, i direttori sono considerati ‘datori di lavoro sottordinati’ con obblighi indelegabili in materia di sicurezza sul lavoro. Questo principio si applica in particolare a grandi catene di distribuzione, dove i direttori di ipermercati e supermercati operano con un alto grado di autonomia decisionale e finanziaria.
Il caso della Cassazione Penale
La Corte ha rigettato il ricorso del Pubblico Ministero contro l’assoluzione di un Presidente del CdA, confermando che i direttori delle divisioni Ipermercati e Supermercati erano i veri datori di lavoro a fini prevenzionistici. Un esempio concreto è quello di un grande ipermercato dove il direttore aveva il potere di assumere e licenziare personale, gestire il budget e implementare misure di sicurezza, dimostrando così una piena autonomia gestionale.
Elementi per la qualifica di datore di lavoro
- Poteri decisionali e di spesa di entità datoriale: come la capacità di investire in attrezzature di sicurezza senza necessità di approvazione superiore.
- Autonomia finanziaria e tecnico-funzionale della struttura: evidenziata dalla possibilità di gestire direttamente contratti con fornitori di servizi di sicurezza.
- Controllo operativo sulle attività quotidiane: inclusa la facoltà di modificare orari e turni per garantire la sicurezza dei lavoratori.
Delega gestoria vs delega di funzioni prevenzionistiche
La sentenza distingue chiaramente tra la delega gestoria, che riguarda la ripartizione delle responsabilità societarie, e la delega di funzioni prevenzionistiche, che non può creare una nuova datorialità. Ad esempio, un direttore di filiale può essere delegato a gestire il personale, ma non può delegare ulteriormente le responsabilità in materia di sicurezza, come la formazione obbligatoria dei dipendenti sull’uso dei DPI.
📖 Fonte e approfondimenti: Questo articolo è basato su contenuti di settore specializzati. Per consultare la fonte originale e ulteriori dettagli tecnici, puoi visitare: l’articolo di riferimento su PuntoSicuro. Inoltre, per un’analisi più dettagliata, si consiglia di consultare il testo integrale della sentenza n. 103/2021 della Cassazione Penale.