APVR e spazi confinati: le novità normative e la formazione
Quali sono le novità del futuro aggiornamento della norma 11719 sugli apparecchi di protezione delle vie respiratorie? Cosa sta cambiando, anche in materia di formazione, per gli spazi confinati? Ne parliamo con l’ingegnere Adriano Paolo Bacchetta. Tra le principali novità, l’introduzione di requisiti più stringenti per i dispositivi di protezione individuale (DPI) e l’adozione di tecnologie più avanzate per il monitoraggio della qualità dell’aria in tempo reale. Questi cambiamenti mirano a ridurre ulteriormente i rischi per gli operatori che lavorano in ambienti particolarmente pericolosi.
Novità normative e formazione
Bologna, 11 Lug – La manifestazione Ambiente Lavoro, tra i principali eventi italiani dedicati alla salute e sicurezza sul lavoro, è sempre stata l’occasione per approfondire le novità della normazione tecnica. Un’opportunità per il miglioramento della prevenzione nei luoghi di lavoro. Durante l’edizione 2025, è stato presentato un focus specifico sull’aggiornamento della norma UNI 11719:2018, che include ora disposizioni più dettagliate sulla manutenzione periodica degli APVR e sull’obbligo di formazione continua per gli operatori. Un esempio pratico riguarda l’introduzione di simulazioni di emergenza durante i corsi di formazione, per preparare meglio gli operatori a situazioni critiche.
Intervista all’Ing. Bacchetta
Ad Ambiente Lavoro 2025, PuntoSicuro ha intervistato l’Ing. Adriano Paolo Bacchetta, esperto in spazi confinati e membro di tavoli di lavoro UNI. L’intervista ha coperto l’aggiornamento della norma UNI 11719:2018 e l’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025. L’Ing. Bacchetta ha evidenziato come le nuove disposizioni prevedano l’utilizzo obbligatorio di dispositivi con sensori integrati per il rilevamento di gas tossici, migliorando significativamente la sicurezza degli operatori. Ha inoltre sottolineato l’importanza di una formazione specifica per l’uso di questi dispositivi, citando casi reali in cui la mancanza di conoscenza ha portato a incidenti evitabili.
Formazione degli operatori
L’Ing. Bacchetta ha sottolineato l’importanza della formazione per gli operatori che lavorano in spazi confinati, con particolare attenzione alla durata dei corsi e ai requisiti dei formatori. Ha anche criticato la scheda 7 dell’Accordo Stato-Regioni per la mancanza di dettagli, proponendo l’introduzione di moduli pratici obbligatori che includano l’uso di scenari reali per testare le competenze degli operatori. Un approfondimento tecnico ha riguardato la necessità di aggiornare i protocolli di emergenza, includendo procedure specifiche per l’evacuazione in caso di rilevamento di sostanze pericolose. Esempi pratici hanno dimostrato come una formazione adeguata possa ridurre i tempi di intervento e salvare vite.
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