Imparare dagli errori: il caldo e gli incendi negli stabilimenti
Esempi di incendi correlati alle conseguenze dei prolungati periodi di siccità. Un documento Inail sugli stabilimenti a pericolo di incidente rilevante. Focus sui lavori a caldo e gli incendi di vegetazione innescati all’interno dello stabilimento. Recenti studi evidenziano come, durante l’estate del 2022, in Italia si siano verificati oltre 50 incendi in stabilimenti industriali, molti dei quali attribuibili a lavori a caldo eseguiti senza le adeguate precauzioni.
Lavori a caldo e rischio incendio
I cosiddetti “lavori a caldo”, che includono operazioni che generano calore o fiamme libere (ad esempio le attività di saldatura, taglio ossiacetilenico e molatura), presentano maggiori rischi in situazioni con alte temperature esterne e in condizioni di siccità, soprattutto per quanto riguarda il rischio incendio. In queste situazioni aumenta notevolmente la probabilità di innesco e la possibile propagazione degli incendi. Un caso studio riportato dall’Inail descrive un incendio scoppiato in un deposito di materiali infiammabili a seguito di operazioni di saldatura non protette, causando danni per milioni di euro.
Alte temperature e siccità
Torniamo dunque a parlare del possibile impatto delle alte temperature e, specialmente, della siccità sulle attività lavorative, facendo particolare riferimento ad alcuni eventi avvenuti in stabilimenti a pericolo di incidente rilevante (PIR) raccolti nella scheda informativa “Rischi dell’estate negli stabilimenti Pir”, prodotta dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Inail. La scheda include un’analisi dettagliata di un incidente in una raffineria dove la combinazione di alte temperature e manutenzione inadeguata ha portato a un grave incendio.
Prevenzione e sicurezza
La scheda riporta eventi significativi relativi a incendi esterni e a incendi interni agli ambienti di lavoro che hanno messo in situazione di pericolo gli stabilimenti. In particolare, il documento si sofferma su incendi di vegetazione innescati all’interno dello stabilimento e sull’importanza dei controlli di fine lavoro nelle attività che avvengono negli stabilimenti PIR. Un esempio citato è quello di un incendio in un’area di stoccaggio di prodotti chimici, dove la mancanza di un’adeguata pulizia delle aree circostanti ha facilitato la propagazione delle fiamme.
Per prevenire tali incidenti, è fondamentale adottare misure di sicurezza specifiche, tra cui:
- Valutare il rischio nella zona di lavoro, considerando anche la presenza di materiali infiammabili e le condizioni meteorologiche
- Ispezionare il soffitto, le pareti e il pavimento per identificare potenziali vie di propagazione del fuoco
- Richiedere un permesso scritto per lavori a caldo, che includa una valutazione dei rischi specifici
- Disporre una vigilanza sui lavori a caldo, con personale addestrato all’uso degli estintori
- Assicurarsi che il luogo di lavoro sia dotato di idonei estintori e sistemi di allarme incendio
Inoltre, al termine dei lavori a caldo, è importante ispezionare il luogo di lavoro e le zone circostanti per evitare principi di incendio. La formazione del personale sui rischi specifici e sulle procedure di emergenza è un altro elemento chiave per la prevenzione.
📖 Fonte e approfondimenti: Questo articolo è basato su contenuti di settore specializzati. Per consultare la fonte originale e ulteriori dettagli tecnici, puoi visitare: l’articolo di riferimento su PuntoSicuro