Entro quali limiti l’RSPP è coinvolto nella formazione dei lavoratori
Il ruolo dell’RSPP nella formazione dei lavoratori è delineato dall’art.33 del D.Lgs. 81/08, che assegna al Servizio di Prevenzione e Protezione il compito di proporre programmi di informazione e formazione. Tuttavia, l’obbligo di garantire una formazione adeguata ricade sul datore di lavoro e sui dirigenti, come stabilito dall’Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025. Ad esempio, in un cantiere edile, l’RSPP potrebbe suggerire moduli specifici sui rischi legati all’uso di ponteggi, ma spetta al datore di lavoro organizzare e finanziare il corso. La formazione deve essere personalizzata in base ai rischi specifici dell’attività, come evidenziato dalle Linee Guida dell’INAIL per il settore manifatturiero.
Responsabilità e compiti dell’RSPP
L’RSPP svolge un ruolo consulenziale, proponendo programmi di formazione senza sostituirsi al datore di lavoro. In caso di infortunio, può essere chiamato a rispondere per omissioni nella formazione, come evidenziato da diverse sentenze della Cassazione. Un caso emblematico è quello di un’azienda metalmeccanica dove, a seguito di un infortunio, è emerso che l’RSPP aveva segnalato la necessità di aggiornare la formazione sui dispositivi di protezione individuale, ma il datore di lavoro non aveva provveduto. La Cassazione ha confermato la corresponsabilità dell’RSPP per non aver insistito sufficientemente sulla necessità della formazione.
La formazione efficace e la sua verifica
L’Accordo Stato-Regioni introduce la verifica dell’efficacia della formazione, un obbligo del datore di lavoro che può avvalersi del supporto dell’RSPP. Questa verifica è cruciale per assicurare che la formazione abbia un impatto reale sulla sicurezza dei lavoratori. Ad esempio, nel settore sanitario, la verifica potrebbe includere test pratici sull’uso corretto dei guanti anti-puntura. Secondo un rapporto dell’ISPESL, le aziende che implementano sistemi di verifica riducono del 30% gli incidenti sul lavoro. L’RSPP può suggerire metodologie di valutazione, come questionari o simulazioni, ma la responsabilità finale resta del datore di lavoro.
“La formazione in sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo, ma un investimento nella prevenzione.” – Citazione dal Manuale di Sicurezza sul Lavoro dell’INAIL
Per approfondire, consulta la fonte originale su PuntoSicuro. Ulteriori risorse includono il “Vademecum per l’RSPP” pubblicato dall’Ordine degli Ingegneri, che fornisce esempi concreti di programmi di formazione per diversi settori industriali.