Omaggio a Gerardo Porreca: l’eredità nella sicurezza sul lavoro
In memoria dell’ingegnere Gerardo Porreca, storico collaboratore di PuntoSicuro, ripercorriamo il suo contributo alla sicurezza sul lavoro attraverso l’analisi di due sentenze chiave. Gerardo Porreca ha dedicato la sua carriera a migliorare gli standard di sicurezza nei cantieri edili, contribuendo significativamente alla formazione di professionisti del settore e alla sensibilizzazione sulle normative vigenti.
La nozione di cantiere edile nella giurisprudenza
La sentenza della Corte di Cassazione n. 34387 del 12 settembre 2024 chiarisce la definizione di cantiere unico, sottolineando l’importanza della nomina di un coordinatore per la sicurezza. Questo caso ha stabilito un precedente importante, dimostrando come la mancata designazione di un coordinatore possa portare a gravi conseguenze, inclusi incidenti mortali. Un esempio pratico è il crollo di un ponteggio in un cantiere di Milano, dove l’assenza di un coordinatore ha contribuito alla tragedia. La sentenza sottolinea anche l’importanza di una pianificazione dettagliata delle attività di cantiere, inclusa la valutazione dei rischi e l’organizzazione del lavoro.
“La nozione di cantiere va rapportata all’opera da realizzare e la sua cessazione è determinata dalla effettiva ultimazione di tutti i lavori ad essa inerenti.”
Ulteriori approfondimenti rivelano che la durata di un cantiere può variare notevolmente, influenzando la necessità di adeguare continuamente le misure di sicurezza. Ad esempio, cantieri di lunga durata richiedono aggiornamenti periodici della valutazione dei rischi e della formazione del personale.
Vigilanza del datore di lavoro: un obbligo inderogabile
La sentenza n. 23049 del 10 giugno 2024 ribadisce l’obbligo del datore di lavoro di vigilare sulle prassi lavorative, anche quelle accettate con il consenso del preposto. Un caso studio rilevante riguarda un’azienda chimica dove, nonostante il consenso dei lavoratori, l’uso improprio di agenti chimici pericolosi ha causato gravi danni alla salute. La sentenza evidenzia l’importanza di:
- Formazione specifica per l’uso di agenti chimici pericolosi, includendo simulazioni di emergenza e protocolli di primo intervento
- Fornitura di dispositivi di protezione individuale adeguati, con particolare attenzione alla manutenzione e sostituzione periodica
- Prevenzione di prassi pericolose e illegittime, attraverso ispezioni regolari e un sistema di segnalazione anonima
Secondo l’INAIL, l’implementazione di queste misure può ridurre gli incidenti sul lavoro fino al 40%. Inoltre, la sentenza cita il Regolamento UE 2016/425, sottolineando l’obbligo di utilizzare DPI conformi alle normative europee.
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