Il Piano di Emergenza ed Evacuazione

Cos’è il PEE:

Il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e della gestione delle emergenze che possono verificarsi sul luogo di lavoro (incendio, esplosione, ecc.). Il Piano di Emergenza ed Evacuazione (EEP) è uno strumento fondamentale che orienta i lavoratori verso comportamenti corretti in materia di sicurezza. Dopo l’emanazione del decreto ministeriale del 2 settembre 2021, l’aggiornamento del PEE è obbligatorio per tutte le aziende. Si tratta di un breve documento che spiega come comportarsi in caso di emergenza. Deve essere conciso, di facile comprensione e accessibile a tutti i lavoratori.

Quando è necessario il PEE:

Il piano di emergenza ed evacuazione è obbligatorio per le aziende con 10 o più dipendenti, per attività che contemporaneamente ospitano 50 persone (fra dipendenti e clienti) e comunque per le aziende che svolgono attività antincendio secondo il DPR 151/2011. Molte sedi sono quindi comprese nell’obbligo, tenuto conto dell’esiguo numero di dipendenti oltre l’obbligo definito e delle molteplici attività trasversali richiamate dal DPR 151/2011: Fabbriche, stabilimenti, magazzini di sostanze infiammabili, reti di trasporto, impianti di produzione, officine, laboratori, strutture aperte al pubblico con una capacità di oltre 100 persone e una superficie totale di In più di 200 m2, il progetto installa aree di alloggio con oltre 25 posti letto, scuole e strutture mediche.

Chi deve redigere il PEE:

La predisposizione dei piani di emergenza ed evacuazione spetta al datore di lavoro con l’ausilio del RSPP, dei soccorritori e degli addetti alla prevenzione incendi. Tali numeri sono determinati dal datore di lavoro, che nomina preventivamente il lavoratore incaricato di attuare le misure di prevenzione e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, di primo soccorso e comunque della gestione dell’emergenza.   Il datore di lavoro ha il compito di:
  • Stabilire una collaborazione con i servizi pubblici competenti per quanto riguarda il primo soccorso, il salvataggio, la lotta antincendio e la gestione delle situazioni di emergenza;
  • Informare tutti i dipendenti che potrebbero trovarsi esposti a un pericolo grave e immediato sulle misure adottate e sui comportamenti da seguire;
  • Pianificare interventi, prendere provvedimenti e fornire istruzioni affinché i dipendenti, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano interrompere la loro attività o mettersi in salvo, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro;
  • Adottare le misure necessarie affinché ogni dipendente, in caso di pericolo grave e immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone e in assenza di un superiore gerarchico competente da contattare, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle proprie conoscenze e delle risorse tecniche disponibili;
  • Nella struttura, garantire la presenza di estintori adeguati alla classe di incendio e al livello di rischio presenti, tenendo conto anche delle condizioni particolari in cui possono essere utilizzati. Questo obbligo si applica anche agli impianti di estinzione fissi, manuali o automatici, identificati in base alla valutazione dei rischi.

Cosa c’è all’interno del PEE:

Secondo il DM 02/09/2021, il piano di emergenza è basato su chiare istruzioni scritte e deve includere:
  • i compiti del personale di servizio incaricato di svolgere specifiche mansioni con riferimento alla sicurezza antincendio;
  • i compiti del personale cui sono affidate particolari responsabilità in caso di incendio;
  • i provvedimenti necessari per assicurare che tutto il personale sia informato sulle procedure da attuare;
  • le specifiche misure da porre in atto nei confronti di lavoratori esposti a rischi particolari;
  • le specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio;
  • le procedure per la chiamata dei vigili del fuoco, per informarli al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l’intervento.
Inoltre, deve includere o fare riferimento anche a una o più planimetrie nelle quali sono riportati almeno:
  • le caratteristiche distributive del luogo, con particolare riferimento alla destinazione delle varie aree, alle vie di esodo e alle compartimentazioni antincendio;
  • l’ubicazione dei sistemi di sicurezza antincendio, delle attrezzature e degli impianti di estinzione;
  • l’ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo;
  • l’ubicazione dell’interruttore generale dell’alimentazione elettrica, delle valvole di intercettazione delle adduzioni idriche, del gas e di altri fluidi tecnici combustibili;
  • l’ubicazione dei locali a rischio specifico;
  • l’ubicazione dei presidi ed ausili di primo soccorso;
  • i soli ascensori utilizzabili in caso di incendio.
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