Prevenzione Incendi: Prodotti della Combustione e Cause di Incendio

Prevenzione Incendi: Prodotti della Combustione e Cause di Incendio

Roma, 8 Lug – La conoscenza dei principi della combustione e dei suoi prodotti è fondamentale nei percorsi di formazione per migliorare la prevenzione e la gestione degli incendi nel mondo del lavoro.

Come spesso ripetuto nei nostri articoli, la combustione è una “reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente che dà luogo allo sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo e luce”. La combustione “può avvenire con o senza sviluppo di fiamme superficiali”. Le condizioni necessarie per la combustione sono: presenza del combustibile, presenza del comburente e presenza di una energia di attivazione (innesco/sorgente di calore).

Questi concetti sono ripresi nella “Dispensa per corsi 1-FOR – Corsi di formazione antincendio per addetti antincendio in attività di livello 1 (durata 4 ore, compresa verifica di apprendimento)” allegata alla nota DCPREV n. 12301 del 07 settembre 2022, in riferimento al Decreto del Ministero dell’Interno 2 settembre 2021.

La dispensa, quale supporto didattico per i corsi di formazione per addetti antincendio ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e della Legge 28 novembre 1996, n. 609, si sofferma anche sui prodotti della combustione e sulle principali cause di incendio negli ambienti di lavoro.

Le Sorgenti di Attivazione

La dispensa affronta i seguenti argomenti:

  • Le sorgenti di attivazione: piccole fiamme, scintille e superfici calde
  • Le sorgenti di attivazione: attrito e radiazione termica
  • Le sorgenti di attivazione: autocombustione e reazioni chimiche esotermiche

I Prodotti della Combustione: Gas di Combustione

La dispensa sottolinea che la conoscenza dei prodotti della combustione “è fondamentale per comprendere i rischi connessi con lo sviluppo di un incendio e per adottare contromisure di salvaguardia atte a ridurre gli effetti sull’uomo”.

Tra i prodotti della combustione, quelli di maggiore interesse sono:

  • gas di combustione;
  • fiamme;
  • fumo;
  • calore.

I gas di combustione sono “prodotti che rimangono allo stato gassoso anche a temperatura ambiente di 15 °C”. La produzione di questi gas dipende dal tipo di combustibile, dalla percentuale di ossigeno e dalla temperatura dell’incendio. La mortalità per incendio è spesso dovuta all’inalazione di questi gas, che causano danni per anossia o tossicità.

Anche il vapore acqueo è un prodotto dell’incendio, ma non è considerato un gas di combustione poiché torna allo stato liquido una volta raffreddato.

Le Fiamme, i Fumi e il Calore

Le fiamme “sono emissioni di luce conseguenti alla combustione di gas”. Il colore della fiamma può indicare approssimativamente la temperatura di combustione.

I fumi sono formati da “piccolissime particelle solide (aerosol) e liquide (nebbie o vapori condensati)”. Le particelle solide, sostanze incombuste formate in carenza di ossigeno, oscurano la visibilità, ostacolando soccorritori e evacuazioni. Le particelle liquide sono principalmente vapore d’acqua, che condensa sotto i 100°C, formando fumo bianco.

Il calore è la principale causa della propagazione degli incendi, aumentando la temperatura dei materiali e causandone il danneggiamento fino alla distruzione.

Le Cause di Incendio in Ambiente di Lavoro

La dispensa esamina anche le principali cause di incendio in ambiente di lavoro. Le condizioni che possono determinare un incendio includono vari fattori ambientali e gestionali.

Un luogo di lavoro con grandi quantitativi di combustibile e lavorazioni pericolose può essere meno a rischio se adotta misure tecniche, organizzative e gestionali adeguate rispetto a un luogo con minori fattori di pericolo ma carenti misure di prevenzione.

Le cause comuni di incendio includono:

  • Deposito o manipolazione inadeguata di sostanze infiammabili o combustibili
  • Accumulo di rifiuti combustibili
  • Uso negligente di fiamme libere e apparecchi generatori di calore
  • Inadeguata pulizia e manutenzione delle aree di lavoro e delle apparecchiature
  • Impianti elettrici difettosi o sovraccaricati
  • Riparazioni elettriche non qualificate
  • Apparecchiature elettriche lasciate sotto tensione
  • Uso scorretto di impianti di riscaldamento portatili
  • Ostruzione della ventilazione di apparecchiature
  • Fumare in aree proibite
  • Negligenze di appaltatori o manutentori.

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